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10 aprile 2024 | Il lavoro sociale incrocia le braccia

9 April 2024

Dopo mesi intensi di discussione e mobilitazione, le CLAP e il sindacalismo conflittuale scioperano per l’intera giornata di mercoledì 10 aprile 2024 con lavoratrici e lavoratori delle cooperative sociali e dei servizi pubblici in appalto. A Roma, presidio in Piazza Santi Apostoli a partire dalle ore 11. Presidi e mobilitazioni in molte città. Il lavoro sociale, qualificato ma sottopagato, incrocia le braccia.

Leggi l’articolo di Gaetano De Monte su Domani 

Leggi la proclamazione dello sciopero

ANPAL Servizi | Incontro sul Lavoro Agile

27 July 2023

Ieri pomeriggio, 27 luglio 2023,  si è svolto l’incontro con l’azienda nel corso del quale è stata presentata una prima ipotesi di modello di assegnazione delle attività e degli obiettivi che sarà attuato nell’ambito della sperimentazione prevista all’art. 1, comma 7 dell’Accordo sul Lavoro Agile.

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Lo sportello del lunedì si ferma ad agosto

27 July 2023

Sappiamo bene che purtroppo lo sfruttamento non va mai in vacanza. Ancor meno in questa torrida estate.
Per questo motivo se aveste bisogno di contattarci potete farlo alla mail info@clap-info.net oppure sulla nostra pagina Facebook.

Un torto fatto a unə è un torto fatto a tuttə!

Primo maggio | Basta salari da fame nella ristorazione!

1 May 2022

Mentre Confindustria e Bonomi aggrediscono le timide aperture del Ministro del Lavoro Orlando sulla questione salariale, chiedendo la riduzione del cuneo fiscale, continua la crociata contro i giovani scansafatiche a opera degli chef cosiddetti “stellati”, che in un Paese dove non si investe in innovazione e ricerca da quasi trenta anni sono d’improvviso la punta più avanzata del modello di sviluppo. Ieri sera, in vista dei festeggiamenti del Primo maggio, l’azione di denuncia delle CLAP, nel centro di Roma.

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ANPAL Servizi | V-I-T-T-O-R-I-A!

21 September 2021

Dopo quella dei tempi determinati, comincia oggi la stabilizzazione dei collaboratori della in house delle politiche attive. Tre anni di lotte, di scioperi, di presidi, di negoziazione: finalmente, abbiamo vinto! E non ci fermeremo…

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Pisa-Valdera | Successo dello sciopero, incontro col Sindaco di Pontedera!

10 January 2019

Altissima adesione allo sciopero delle/degli Assistenti Sociali dipendenti di AGAPE Cooperativa Sociale Onlus, ampia partecipazione ai presidi che si sono svolti sotto la sede di AGAPE e del Comune di Pontedera. Ottenuto l’incontro col Sindaco di Pontedera Simone Millozzi.

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“Reddito subito”: azione di precari e disoccupati all’INPS di Roma

20 April 2018 |  Clap

Ieri (19 aprile) un gruppo di precari e disoccupati si è recato all’INPS di Roma per richiedere il reddito. I requisiti richiesti dal ReI (Reddito di Inclusione) – come più volte abbiamo segnalato – sono molto restrittivi; una misura di welfare inaccessibile ai più, tra l’altro sotto-finanziata. E intanto, mentre gli esponenti dei vari partiti continuano a discutere tra loro per formare il nuovo governo, donne e uomini non riescono ad arrivare a fine mese. Il mercato del lavoro è sempre più sbilanciato a favore delle aziende, e lavoratrici e lavoratori versano in condizioni peggiori di quelle di dieci anni fa.

La campagna “Reddito subito”, promossa da precari e disoccupati (a Roma e in diverse città italiane), vuole spezzare questa ruota, che gira ormai da troppo tempo. Qui di seguito, il testo del volantino che lancia la mobilitazione.

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Foodora: la mobilitazione dei riders arriva in Tribunale

3 April 2018

La Sciopero torinese, punto d’avvio e simbolo importante del conflitto nella Gig Economy, raggiunge anche il Tribunale: l’11 aprile prossimo :: 

Le mobilitazioni dei fattorini di Foodora, esplose a Torino nell’autunno del 2016, segnarono l’alba di un ciclo transazionale di lotte nel settore del food-delivery, capaci di denunciare le profonde contraddizioni dell’intero sistema della Gig Economy, sospeso tra tecnologie avanzate di organizzazione del lavoro attraverso le piattaforme digitali e condizioni neo-feudali dei lavoratori (paghe a cottimo, assenza delle garanzie minime, arroganza dell’azienda). Quelle lotte hanno saputo catturare l’attenzione mediatica e sviluppare un’indignazione diffusa rispetto allo sfruttamento esasperato a cui i riders sono sottoposti.

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#24A | E tu cosa chiedi a Boeri?

14 April 2015

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È ora di alzare la testa, è giunto il momento di agire!

Il 24 aprile dalle ore 9:30 ci incontreremo sotto la sede centrale dell’INPS, all’Eur, per raccontare le nostre storie ed incrociare le nostre lotte. Sarà lo Speakers’ Corner di tutt* coloro che si battono per una previdenza equa, una fiscalità sostenibile, un welfare universale.

Cosa chiederemo il 24 aprile:

* correttivi solidaristici al sistema contributivo;

* sblocco immediato dei pagamenti della DIS-COLL;

* sblocco immediato per le indennità dei tirocinanti iscritti al programma Garanzia giovani;

* rivalutazione del montante contributivo, realisticamente conveniente, almeno  parametrata al rendimento dei titoli di stato;

* una “pensione minima di cittadinanza” indipendente dal montante contributivo accumulato;

* un’aliquota della gestione separata effettivamente sostenibile; non solo il blocco degli aumenti previsto dalla riforma Fornero, ma l’avvio di un piano di riduzione sui parametri europei;

* estensione universale del welfare (malattia, maternità, ammortizzatori sociali) e reddito di base.

Queste sono solo alcune delle nostre richieste. Le altre le scriverete voi che leggete e che, con tutti noi, darete vita alla mobilitazione del 24 aprile. Scrivete e inviateci (a carovanadeidiritti@gmail.com), entro venerdì 10 aprile, le rivendicazioni da aggiungere: saranno inserite nella lettera aperta che invieremo al presidente Tito Boeri, chiedendogli di essere ricevuti il 24 aprile stesso.

Coalizione 27 febbraio

Piattaforma per il reddito di base

18 November 2013

A Roma diverse reti sociali si stanno confrontando sulla necessità di costruire uno spazio pubblico di movimento che abbia al centro la rivendicazione del reddito di base e incondizionato (RBI) e la riconquista dei diritti dentro ed oltre il lavoro. Negli ultimi anni la crisi e le politiche di austerity adottate dietro “il ricatto del debito” hanno agito come un dispositivo di “livellamento verso il basso” – facendo regredire garanzie sociali e i diritti acquisiti – seppur con un intensità diversificata e stratificata, rendendo la precarietà una condizione sociale generalizzata. Le riforme Monti-Fornero hanno ulteriormente flessibilizzato il mercato del lavoro e tagliato i fondi del nostro sistema previdenziale e welferistico. Questa è una bozza in progress di una carta d’intenti, immaginata come strumento di sensibilizzazione e ricomposizione sociale che si pone come obiettivo praticabile quello di aprire un confronto vero tra le diverse realtà sociali attive da anni su questo terreno: il sindacalismo conflittuale, i movimenti per il diritto all’abitare, le rete associative, i collettivi di precari, le reti studentesche, i lavoratori precarizzati, i centri sociali e tutti coloro che vogliono contribuire ad intensificare, coordinare e generalizzare il conflitto sociale necessario per imporre in forma adeguata il reddito di base e incondizionato come orizzonte di ridefinizione dei nuovi diritti.

· L’Italia resta al di fuori dei parametri europei continuando a disporre di un lacunoso ed iniquo sistema di ammortizzatori sociali che esclude il variegato universo dei precari e dei soggetti non coperti da nessun sistema di protezione sociale.

· L’istituzione di un reddito di base e incondizionato rappresenta un mezzo per lottare contro la precarietà (sociale e) lavorativa e il basso livello di remunerazione (in Italia i salari sono tra i più bassi d’Europa), evitando che una parte crescente della popolazione – com’è avvenuto nei 6 anni di crisi – cada nella “trappola della povertà”. Il reddito di base e incondizionato fornirebbe ai precari e ai precarizzati il potere di non accettare qualsiasi lavoro e di opporsi alla precarizzazione. Quindi il reddito di base e incondizionato è un freno alla politica di ribasso del costo del lavoro.

· Per reddito intendiamo un intervento economico universale ed incondizionato, ovvero l’erogazione di una somma monetaria a scadenza regolare e perenne in grado di garantire la riproduzione delle vite singolari. Oltre al reddito diretto vogliamo garantiti i bisogni comuni (formazione, comunicazione, mobilità, socialità, abitare) attraverso forme di reddito indiretto che possono essere erogate attraverso le competenze degli enti locali (in questo senso la Legge 4/2009 nella regione Lazio dovrebbe garantire questi diritti).

·Il reddito è il riconoscimento della produzione sociale permanente di cui siamo portatori, ricompensa forfettaria dell’appropriazione finanziaria che le forme della cattura e sottomissione producono dentro le leve della nuova valorizzazione capitalistica, della sua continua innovazione produttiva e tecnologica. Quindi non si tratta esclusivamente di redistribuire la ricchezza- il ché non sarebbe poco in questo momento, se avvenisse senza il ricatto dell’impiego precario da accettare – ma si tratta anche di riconoscere – e quindi retribuire – la produzione sociale che avviene ogni giorno.

· Il reddito è un diritto fondamentale della persona (quindi soggettivo) che tutela il diritto ad un’esistenza autonoma, libera e dignitosa, indipendentemente dalla prestazione lavorativa effettuata per questo respingiamo i provvedimenti annunciati dal neo-governo Letta che parlano di reddito minimo esclusivamente per le famiglie bisognose con figli a carico.

· Il reddito è un diritto non discriminante nei confronti di nessuno che deve essere erogato a nativi e migranti a prescindere dalla cittadinanza perché concorre a definire la piena cittadinanza sociale e il pieno godimento delle libertà civili.

· Il reddito non è un sussidio di povertà, quindi non è una forma di salarizzazione della miseria e dell’esclusione sociale. Il reddito non è un sussidio di disoccupazione.

· Il reddito non è vincolato all’accettazione di nessuna offerta formativa e/o lavorativa, di conseguenza non ha un regime sanzionatorio, fondamentale strumento di controllo sociale utilizzato nelle attuali politiche attive del lavoro basate sulwelfare to work.

· Partendo dalla rivendicazione di reddito (RBI) chiediamo che venga istituito per tutti e tutte a prescindere dalla cittadinanza un salario minimo orario che stabilisca il principio che un’ora di lavoro non venga pagata meno di un certo valore.

· Nonostante il nostro iniquo ed arbitrario sintema di ammortizzatori sociali ci sembra fondamentale sostenere le lotte per il rifinanziamento delle cassintegrazioni in deroga

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· Per costruire un senso comune che ricomponga la rivendicazione del reddito con quella della liberazione di parte del tempo di vita con la riduzione d’orario a parità di salario per redistribuire intanto il lavoro che c’è, riteniamo fondamentale sostenere e promuovere iniziative di lotta come l’esproprio e l‘autogestione delle aziende che chiudono riappropriandosi di parte della ricchezza socialmente prodotta.