CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario organizzano e promuovono due cicli seminariali sulle tematiche fiscali, relative ai lavoratori autonomi (partite IVA) e agli enti associativi e alle cooperative. I seminari avranno inizio a partire dal mese di dicembre 2014 e andranno avanti fino a maggio 2015, secondo il programma che segue. Si svolgeranno ad OZ | Officine Zero, in Via Umberto Partini 20 (Roma), e saranno tenuti da Cinzia Cimini, dottore commercialista e revisore dei conti, specializzata nella consulenza e nella formazione per il non profit e l’economia solidale.
Ciclo di seminari rivolti alle lavoratrici e ai lavoratori autonomi
1° seminario – Sabato 6 dicembre 2014, ore 10.30 – 15:00
Seminario di alfabetizzazione fiscale – Inquadramento generale della normativa sui lavoratori individuali
Ditta individuale e lavoratore autonomo
I professionisti con albo
Gli artigiani e i commercianti
I diversi regimi fiscali
I principali adempimenti fiscali: IVA, IRAP e IRPEF
I principali oneri deducibili ai fini del calcolo dell’IRPEF
Le modalità di versamento delle imposte
La fattura e la parcella
La gestione separata
La previdenza dei professionisti
Modalità di calcolo e di pagamento dei contributi previdenziali
«È stato calcolato e progettato un disegno in queste settimane per dividere il mondo del lavoro, farne terreno di scontro. […] Ma non esiste una doppia Italia, esiste un’Italia unica e indivisibile, che si faccia il lavoratore o l’imprenditore, e questa Italia non consentirà di scendere nello scontro». Sono queste le parole di Renzi, utilizzate per scaldare la platea di Confindustria a Brescia, il 4 novembre, mentre fuori procedevano le contestazioni da parte di movimenti e metalmeccanici. La CGIL, sentendosi chiamata in causa, ha subito precisato che il Paese lo divide il Governo, di certo non lo fa il sindacato. Figurarsi.
Sappiamo quanto è difficile oggi scioperare. Lo è per chi ha un lavoro fisso, per chi il diritto di sciopero ce l’ha, ma lo vede sottoposto a troppe limitazioni. Lo è perché è faticoso rinun- ciare a una parte del proprio stipendio quando la crisi si approfondisce e soldi non ce ne sono. Lo è ancora di più per chi è precario, per chi scioperare significa rischiare di perdere il posto di lavoro. Lo è per chi è un lavoratore autonomo, perché poi deve motivare il proprio ritardo nella consegna al committente. Lo è per un disoccupato o per un intermittente.
All’una di notte del 9 ottobre è stato approvato il Jobs Act in Senato attraverso un maxi emendamento, una delega “in bianco” al governo per riformare e precarizzare l’ennesima volta negli ultimi 2 decenni il mercato del lavoro nel nostro paese. La fiducia arriva qualche ora più tardi rispetto all’operazione spot organizzata in tutta fretta a Milano, un’inutile summit europeo sul lavoro, con il solo scopo di raccogliere il consenso di Merkel, Barroso, Schulz e Van Rompuy.
Ripartono gli sportelli delle CLAP, Camere del Lavoro Autonomo e Precario. A partire da lunedì 29 settembre e poi, la settimana successiva, il 6-7 ottobre, ogni lunedì, dalle ore 17:30 alle 20, presso Officine Zero (via Partini 20, traversa via di Portonaccio, Casal Bertone) e il martedì, dalle ore 19 alle 21, presso Esc (via dei Volsci 159, San Lorenzo) e presso Puzzle (via Monte Meta 21, Tufello).
Cosa trovate negli sportelli?
* Avvocato del lavoro e assistenza legale: per consulenza e vertenze;
* Il primo e il terzo lunedì del mese, commercialista: consulenza fiscale per lavoratori autonomi, associazioni, cooperative;
* Su appuntamento: consulenza nella gestione dei propri debiti (con Equitalia, banche, ecc.); avvocato penalista (mobbing, violenze subite sul posto di lavoro, ecc.);
Per informazioni maggiori o per richiedere appuntamenti specifici, i contatti sono:
329 7624550 (il telefono è sempre attivo durante gli orari di sportello e, dal mercoledì al venerdì, la mattina, dalle 11 alle 13:30)
vedi anche: cosa sono le CLAP?
«un torto fatto a uno di noi è un torto per tutti»
Partiamo da un dato: nei tre giorni dello Strike Meeting, oltre 500 tra lavoratrici e lavoratori, precari, studentesse/studenti, attiviste/i sindacali, dei centri sociali e dei comitati che difendono i beni comuni, provenienti da tutta Italia e non solo, si sono incontrati e hanno discusso per ore, mettendo a confronto forme organizzative, pretese programmatiche, pratiche di lotta. Un dato per nulla scontato, che non si limita a registrare la forza quantitativa dell’evento, ma segnala, semmai, la qualità di un processo politico dove alla competizione tra gruppi si sostituisce la composizione virtuosa delle differenze. Da qui dunque occorre prendere le mosse per passare in rassegna i punti salienti del dibattito.
Il report che segue non ha l’ambizione di essere una sintesi di tutto ciò che è stato discusso nel Meeting “No Jobs… Let’s Act” che si è svolto a Roma gli scorsi 6/7/8 giugno. Piuttosto, intendiamo presentare le proposte di lavoro che sono emerse nel confronto e avviare un percorso nuovo, che sappia tenere insieme i tanti e i diversi che, in modo aperto e cooperativo, hanno costruito il Meeting e ne hanno reso possibile il successo.
di ALBERTO DE NICOLA, BIAGIO QUATTROCCHI
[Foto di copertina di Chevanon Photography]
1. Introduzione
Lo scopo di questi appunti è quello di stimolare una duplice riflessione. Assistiamo, oramai da lungo tempo, ad una profonda trasformazione della funzione del sindacato tradizionale. Con esso intendiamo le organizzazioni eredi del movimento operaio: come la forma sindacale confederale e le esperienze “cogestionarie” tedesche.
Cos’è il DL Poletti?
Come cambiano i contratti?
Apprendistato, stage e lavoro gratuito: come fermare il Governo Renzi?
Reddito di base, salario minimo, nuovo welfare: come auto-organizzarsi?