La compagnia si trova in una crisi senza precedenti rispetto alla gestione dei suoi lavoratori. Il modello fondato sulla compressione del costo del lavoro anche attraverso un forte turn over inizia a scricchiolare ::
Lunedì 18 settembre, Michael O’Leary, amministratore delegato della più famosa compagnia low cost, è stato costretto a convocare una conferenza stampa e spiegare quello che stava accadendo in casa Ryan. Circa 2mila voli cancellati e fino a 400mila passeggeri lasciati a terra nelle prossime sei settimane. Nel mezzo, un errore di comunicazione da principianti: annunciare le cancellazioni senza specificare i voli interessati. Un fatto che ha mandato nel panico tutti coloro che avevano in tasca un biglietto compreso nel periodo a rischio (quasi 2 milioni di persone).