La presentazione del progetto | 2 appuntamenti di discussione e approfondimento
NASCE CLAP – CAMERE DEL LAVORO AUTONOMO E PRECARIO – PADOVA
Nel corso degli ultimi anni il concetto di precarietà – e il ruolo che esso assume all’interno delle nostre vite – è radicalmente mutato. Per anni quel termine identificava una specifica condizione lavorativa e di vita, propria delle giovani generazioni che al termine del loro ciclo formativo si affacciavano al mondo del lavoro. Una condizione caratterizzata da minori diritti e garanzie, ma accompagnata dalla prospettiva di veder regolarizzata la posizione lavorativa, dopo un periodo di tempo più o meno lungo. La precarietà conservava dunque dei limiti, spaziali e temporali, che permettevano di distinguere tra lavoro stabile e precario, tra precari e garantiti, tra occupazione e disoccupazione.
Incrociamo le lotte – Apriamo i confini
Dopo la partecipata assemblea nazionale che si è svolta a Roma lo scorso 23 gennaio, rilanciamo, nei territori, il percorso verso la mobilitazione transnazionale del Primo marzo. Una giornata, quella del Primo marzo, dove far convergere fenomeni di sciopero del lavoro migrante e lotte contro il razzismo e lo sfruttamento del lavoro gratuito o sottopagato.
Domenica 13 dicembre, dalle ore 16 alle ore 19 presso Esc (via dei Volsci 159), riparte il seminario di formazione fiscale a cura di CLAP e della commercialista Cinzia Cimini.
Il seminario – rivolto a lavoratrici e lavoratori autonomi, parasubordinati, intermittenti – sarà diviso di due atti: il primo – a seguire la sua articolazione – domenica 13 dicembre, il secondo nella seconda metà del mese di gennaio.
Martedì 14 luglio alle ore 18.00 presso OZ – Officine Zero via Umberto Partini 21, 00159 Roma
Introduce: Officine Zero
Interventi di: Giuseppe De Marzo (Libera, coordinatore nazionale della campagna “Miseria ladra”); Francesca Re David (FIOM); Laboratorio dello Sciopero sociale – Roma; CLAP; Antonio Conti (Rete Onu).
Il programma di riforme del Governo Renzi, eseguite sotto dettatura della Commissione europea, prosegue la sua azione a colpi di fiducia, la quarantesima in sedici mesi è arrivata in Senato, sul maxiemendamento riguardante la scuola. Come era avvenuto per il Jobs Act, Renzi si è imposto, con arroganza e autoritarismo, ottenendo la fiducia sul Ddl e sulle nove deleghe che sconvolgono totalmente la scuola pubblica.