Tiziano Trobia

Reddito di cittadinanza: fiera dei furbetti sul divano o regno della libertà?

31 January 2019 |  Tiziano Trobia

Finalmente abbiamo un Decreto, delle spiegazioni e delle (ipotetiche) tempistiche: il reddito targato 5 Stelle non è più solo un’evocazione, tra pochissimi mesi dovrebbe arrivare direttamente nelle tasche dei cittadini che ne avranno diritto. Qui non vogliamo soffermarci sulle modalità di erogazione, i possibili beneficiari e gli aspetti tecnici, ma sulle 5 obiezioni più diffuse che vengono mosse alla misura pentastellata (in particolare dal PD). Cinque obiezioni addirittura peggiori della misura stessa, alla quale andrebbero mosse ben altre contestazioni, che nessuno invece esplicita, e che proveremo a sintetizzare di seguito. [Foto di copertina di Vittorio Giannitelli]

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«T’immagini, se fosse sempre Domenica»

14 September 2018 |  Francesco Raparelli  Tiziano Trobia

Nel dibattito che si è scatenato a seguito della proposta di legge del governo giallo-verde sulle chiusure domenicali ci sembra opportuno fare chiarezza. Ecco le risposte alle 5 obiezioni più frequenti. [Foto di copertina di Tim Mossholder]

Una premessa è doverosa: ci sembra evidente che la chiusura dei centri commerciali la domenica non risolva di colpo i problemi che affliggono il lavoro nel commercio, e il lavoro in generale. I temi restano sempre gli stessi e sono: la precarietà, il ricatto che questa porta con sé, i bassi salari, il mancato rispetto dei diritti contrattuali. La ricetta per affrontarli: l’esplosione e lo sviluppo duraturo di conflitti e battaglie sindacali, dentro e fuori i posti di lavoro. Una volta chiarito questo punto, per noi abbastanza ovvio, vediamo perché – spoiler allert – la proposta è a nostro avviso tutt’altro che sbagliata. Su alcune questioni dovremo procedere per semplificazioni, altrimenti non basterebbero 6-7 pagine, speriamo però di farci comprendere senza equivoci.

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Il re è nudo

13 September 2018 |  Francesco Raparelli  Tiziano Trobia

È un decennio che Confindustria, governi e stampa attribuiscono le colpe del declino alle giovani generazioni: poco formate, mammone, per nulla intraprendenti. Ma i dati parlano chiaro: responsabili del fallimento italico sono le imprese. [Foto di copertina Pixabay]

È doveroso chiarire: l’unico che ha detto la verità, in questi anni, è stato Maurizio Sacconi. Alle studentesse e agli studenti dell’Onda, che per un biennio e in completa solitudine hanno provato a resistere all’offensiva neoliberale scatenata dalla crisi finanziaria, indicò senza giri di parole: «abituatevi a fare lavori umili e manuali». Un modo elegante per affermare, con largo anticipo, che «la pacchia è finita». Dall’eleganza del craxiano non pentito alla strafottenza dei tecnici cari alla sinistra; da «bamboccioni» a «choosey». La volgarità di Poletti, poi, ha toccato l’apice: in riferimento alla fuga giovanile dall’Italia, l’ex ministro non si è trattenuto… «meglio non averli tra i coglioni».

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Dietro i numeri, la «vita agra»

12 January 2018 |  Francesco Raparelli  Tiziano Trobia

Dati ISTAT: il lavoro sotto-pagato, «usa e getta» e senza tutele nell’Italietta della crisi. [Foto di copertina di ThisIsEngineering]

O’ miracolo, o’ miracolo! Non c’è che dire, anche questa volta Renzi, Poletti, Del Conte, Nannicini e Gentiloni ce l’hanno fatta. I dati sull’occupazione pubblicati lo scorso martedì 9 gennaio dall’ISTAT lo confermano: l’Italia è fuori dal guado, lavorano tutti, ma proprio tutti. O quasi. «Si tratta del dato migliore degli ultimi quarant’anni» (nell’annus horribilis 1977 l’ISTAT ha cominciato a ricostruire le serie storiche trimestrali e la media annua): twittano entusiasti i membri dell’esecutivo-senza-sosta Gentiloni. «Il Jobs Act ha funzionato», insiste Renzi, cercando di intestarsi i 23,1 milioni di occupati fotografati a novembre scorso. Bene, bravi, (Gentiloni)bis. Così la parola d’ordine mediatica (e padronale).

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«Bassi salari e alte competenze»: così il Governo invita a investire in Italia

3 October 2016 |  Tiziano Trobia

Che dovessero essere proprio le campagne pubblicitarie e comunicative inventate dal governo a gettare luce sui disastri del nostro paese è al contempo grottesco e illuminante. Un tempo la propaganda veniva utilizzata per nascondere e camuffare fallimenti, dati economicamente preoccupanti, malefatte e storture di cui il governo poteva essere accusato: oggi accade esattamente il contrario! [Foto di copertina di Ketut Subiyanto]

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Renzi ha ragione: il reddito di base è un messaggio «devastante»

6 July 2016 |  Tiziano Trobia

Sarà sicuramente colpa nostra, saremo osservatori poco attenti dei fatti nostrani e avremo la colpa di concentrarci sulle inezie più che sulle cose che contano: continuiamo infatti a vedere e dipingere un paese da «gufi», mentre tutto sembrerebbe essere molto diverso. [Foto di copertina di Vittorio Giannitelli]

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Loi Travail: cosa vuol dire sciopero

28 May 2016 |  Tiziano Trobia

Precisazione iniziale obbligatoria: esaltare ciò che avviene lontano da casa nostra, in termini di lotte e di movimenti, è un’operazione cara a molti che abbiamo sempre mal sopportato. I media mainstream esaltano spesso gli straordinari conflitti che avvengono fuori dai confini nazionali, salvo poi essere silenziosi (nel migliore dei casi) o feroci nei confronti di quelli che si sviluppano in Italia – certo, nel caso francese si sono in prima battuta distinti, finché è stato possibile, per un accurato lavoro di occultamento della notizia, tanto il terrore del contagio.

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