:: A tre anni dall’adozione del progetto Garanzia Giovani arriva, come una sentenza, la bocciatura dell’Italia da parte della Corte dei Conti dell’UE. I risultati raggiunti attraverso il programma sono stati del tutto deludenti: non è stato ridotto il numero degli inattivi e la disoccupazione è continuata ad aumentare, sopratutto a Napoli e in tutto il Meridione.
Roma 5 aprile 2017 – Comunicato stampa ::
:: Un anno di battaglie, fuori e dentro il Consiglio regionale. Un anno in cui lavoratrici e lavoratori, impiegati nella Tutela della Salute Mentale e la Riabilitazione (T.S.M.R.E.E./D.A.) ma privi di qualsiasi riconoscimento, perché formalmente dipendenti o collaboratori a partita Iva di Cooperative, hanno alzato la testa e hanno fatto sentire la propria voce. Senza arrendersi, anche quando la strada sembrava sbarrata. Uno slogan semplice, una questione di giustizia: a parità di prestazioni e responsabilità, parità di retribuzioni, diritti, contratti!
Csa Astra e CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario promuovo un momento di confronto a partire dal volume Logistica di Giorgio Grappi (Ediesse Edizioni). Nella nostra quotidianità di attivisti, tra la pratica del sindacalismo sociale e le esperienze di mutualismo e solidarietà, abbiamo imparato ad associare la parola ‘logistica’ a specifiche forme di conflitto esplose negli ultimi anni attorno ai magazzini merci. Lotte aspre che hanno qualificato uno dei momenti più originali e radicali della conflittualità sul terreno del lavoro nel nostro paese, con inediti processi di soggettivazione e organizzazione.
// h 18.00 Dibattito ::
L’approvazione del Jobs Act, con la liberalizzazione selvaggia dei contratti a termine e l’abolizione dell’articolo 18, ha definitivamente eroso le poche tutele di cui lavoratrici e lavoratori potevano godere.
In questo scenario, la precarietà non è più un doloroso passaggio riservato ai giovani, ma rappresenta piuttosto la dimensione che caratterizza in maniera pervasiva tutte le figure del mercato del lavoro contemporaneo. Una condizione, totalizzante e senza fine, che esonda la dimensione del lavoro e invade ogni sfera della vita.
:: Lo abbiamo chiarito fin dal primo momento: ci battiamo per tutte le lavoratrici e tutti lavoratori, ma anche per i pazienti e, più in generale, per la qualità del servizio che la Casa di Cura “Villa delle Querce” offre. Affaticare oltre misura chi lavora o imporgli condizioni contrattuali precarie, infatti, significa affaticare o compromettere pure la qualità del servizio. Dopo mercoledì 8 marzo, con lo Sciopero e il successo del presidio in Regione, abbiamo capito che solo uniti si possono ottenere risultati. Per questo invitiamo tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori a trovare una voce comune che sappia chiedere e conquistare ascolto, avanzare proposte, strappare risultati concreti.
Invitiamo tutte/i a partecipare all’assemblea che si svolgerà martedì 28 marzo alle ore 16 presso il Centro “AD GENTES” – Missionari Verbiti, a Nemi (ingresso auto: via dei Laghi bis, 52; ingresso pedonale: via delle Vigne 24, sopra il parcheggio di “Villa delle Querce”).
Lavoratrici e lavoratori in mobilitazione di “Villa delle Querce”
CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario
Comunicato stampa – Roma 9.03.2017 ::
Una importante e intensa mattinata di mobilitazione – all’interno di una straordinaria giornata globale di lotta – quella che ha visto convergere ieri (8 marzo) sotto la Regione Lazio, nel presidio indetto dalla Rete “Non una di meno”, centinaia di donne, Centri e sportelli antiviolenza e Case delle donne, lavoratrici ma anche lavoratori della Sanità pubblica “esternalizzata” e di quella privata convenzionata (a mezzo accreditamento). Lavoratrici che hanno deciso di astenersi dal lavoro, riappropriandosi dello Sciopero come diritto fondamentale, e connettendosi con quanto accaduto in oltre 56 paesi in tutto il mondo. CLAP, in particolare, ha scioperato con il personale della riabilitazione nella Casa di Cura “Villa delle Querce” di Nemi, e si è nuovamente mobilitata con lavoratrici/lavoratori dei servizi di Tutela della Salute Mentale e Riabilitazione in Età Evolutiva e la Disabilità Adulti (TSMREE/DA), dalla ASL Rm1 concessi in appalto alle Cooperative “Seriana 2000” e “Cir”.
Comunicato stampa – Roma 28.02.2017 ::
Prosegue la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori delle Cooperative “Seriana 2000” e “CIR”. Impiegate/i da anni all’interno dei servizi della ASL Rm 1 per la Tutela della Salute Mentale e la Riabilitazione in Età Evolutiva e la Disabilità Adulti (TSMREE/DA), sono private/i dei diritti e delle retribuzioni di cui pure dovrebbero godere. E questo perché non hanno un rapporto di lavoro diretto con la ASL Rm 1, ma, formalmente, collaborano con partita Iva o sono dipendenti delle Cooperative sopra citate.
Il prossimo 8 marzo, nell’ambito dello Sciopero globale delle donne contro la violenza di genere, parteciperanno anche loro al presidio sotto la Regione Lazio che vedrà la presenza e la connessione di molte vertenze relative alla Sanità (pubblica e privata convenzionata) e il diritto alla salute. Chiederanno a gran forza un’accelerazione nel percorso fin qui avviato con risultati incoraggianti, vedi l’Ordine del giorno al collegato di Legge 338 (‘Disposizioni per la semplificazione, la competitività e lo sviluppo della Regione’) approvato lo scorso 14 settembre, ma ancora insufficienti dal punto di vista delle misure attuative.
Comunicato stampa – Roma 24.02.2017 ::
Diritti e dignità per le lavoratrici e i lavoratori di “Villa delle Querce” ::
8 marzo: Sciopero di 24 ore del personale della riabilitazione ::
[Foto di copertina di Edmond Dantès]
Le Camere del Lavoro Autonomo e Precario (CLAP) proclamano, per il giorno 8 marzo, 24 ore di sciopero del personale della riabilitazione della Casa di Cura “Villa delle Querce” di Nemi; aderendo, così, allo Sciopero globale delle donne contro la violenza di genere, in Italia indetto dalla Rete “Non Una di Meno” e da diverse organizzazioni sindacali (USB, COBAS, CGIL Flc, Usi).
8 punti per l’8 marzo. È questa la piattaforma politica formulata dalle 2000 persone riunite in assemblea nazionale a Bologna il 4 e 5 febbraio, che hanno proseguito il lavoro sul piano femminista antiviolenza e stanno organizzando lo sciopero delle donne dell’8 marzo che coinvolge diversi paesi nel mondo. I punti esprimono il rifiuto della violenza di genere in tutte le sue forme: oppressione, sfruttamento, sessismo, razzismo, omo e transfobia.
L’8 marzo quindi incrociamo le braccia interrompendo ogni attività produttiva e riproduttiva: la violenza maschile contro le donne non si combatte con l’inasprimento delle pene ‒ come l’ergastolo per gli autori dei femminicidi in discussione alla Camera ‒ ma con una trasformazione radicale della società. Scendiamo in strada ancora una volta in tutte le città con cortei, assemblee nello spazio pubblico, manifestazioni creative.